Oggi parliamo di un argomento interessante, ma anche molto importante: la penalizzazione Google.
È possibile evitare la misteriosa forma di penalizzazione che qualche volta il motore di ricerca applica sui siti web da poco indicizzati? E se si è incappati in questa problematica relativa all’ottimizzazione del posizionamento del sito web, come la si supera?
Nel percorso professionale di un esperto SEO, ci si imbatte più di una volta in questo tipo di problema. La penalizzazione Google ‘colpisce’ maggiormente siti web appena pubblicati, ma anche alcuni già indicizzati, dove le penalizzazioni possono essere applicate manualmente direttamente dal team Google.
Detto ciò, vediamo insieme quali sono le buone pratiche per evitare la penalizzazione Google di un sito o, se la penalizzazione sia già un fatto compiuto, come superarla.
Penalizzazione Google – Buone pratiche per evitarla
Le cause che potrebbero portare ad una penalizzazione sono varie: contenuti duplicati, titoli ingannevoli, esagerare con l’uso delle keyword all’interno di una pagina, parti di testo o link nascosti, troppi link non funzionanti o link in entrata sospetti, e cosi via. In generale, ogni azione che va contro le linee guida di Google, prima o poi potrebbe portare ad una penalizzazione del sito.
Detto ciò, esistono alcuni accorgimenti utili ad evitare una penalizzazione Google:
- assicurarsi di aver rispettato tutte le specifiche di usabilità e di ottimizzazione del sito web per un’efficace indicizzazione ed un conseguente posizionamento mirato;
- procedere alla verifica del sito, alla sua indicizzazione ed al suo inserimento su motori secondo le modalità descritte da Google;
- implementare files robots.txt e sitemap.xml aggiornati e correttamente formattati secondo gli standard ed il protocollo correnti;
- evitare iniziative di sovra-ottimizzazione finalizzate ad un’esposizione ingiustificata sui motori di ricerca;
- impedire l’immediata indicizzazione di un numero troppo elevato di pagine del sito, per evitare di incorrere in problematiche di spam nel corso dell’attività iniziale di indexing;
- implementare strumenti di contenimento dello spam da parte degli utenti;
- redigere esclusivamente contenuti originali e pertinenti per le pagine del sito o del blog, assicurandosi di implementare strumenti di redirect 301 o metodologie di canonicalizzazione delle urls nel caso di contenuti propri duplicati, o di citare la fonte nel caso di contenuti ripresi da altri siti.
Naturalmente nel caso in cui la penalizzazione sia già un fatto compiuto (ve ne accorgerete per il solo crollo del traffico, nessuna comunicazione viene inviata dal motore), allora diventa fondamentale affidarsi alla procedura di riconsiderazione del sito web da parte di Google, naturalmente dopo essersi ripresi dallo sconforto iniziale…
Penalizzazione Sito Web – Buone pratiche per superarla
Per fortuna, uscire da una penalizzazione Google è possibile. Ma certo che, la fiducia incondizionata nella comprensione di Google va accompagnata da una consistente dose di buona volontà. Quindi, prima di inviare la richiesta tramite il pannello di controllo della Search Console è assolutamente necessario procedere ad una completa revisione OnPage ed OffPage del sito web, per individuare le problematiche funzionali, tecniche, sistemistiche, redazionali, contenutistiche e di interlinking che hanno generato l’effettiva penalizzazione.
Questa lunga e laboriosa fase di verifica e di ottimizzazione deve coinvolgere tutti gli aspetti del sito, concentrando gli interventi sugli obiettivi di ottimizzazione dell’usabilità e dell’utilità del sito per l’utente finale, ed evitando invece tutte le azioni esclusivamente finalizzate ad ottenere un’esposizione ingiustificata e scarsamente correlata rispetto a quantità, qualità e aggiornamento dei contenuti pubblicati sul sito.
Una volta completata questa fase, se la penalizzazione Google è stata manuale, si potrà inviare la richiesta di riconsiderazione del blog o del sito web attraverso la Search Console.
Gli esami relativi alla riconsiderazione possono richiedere diversi giorni o una settimana dall’invio della richiesta. In questo tempo, il motore di ricerca dovrebbe annullare la penalizzazione sul nuovo sito web, che ritornerà ad acquisire i posizionamenti precedenti, salvo naturalmente modifiche intervenute sull’algoritmo di Google o sulle modalità di indicizzazione adottate, o problematiche più gravi in essere per il sito.
Nel caso in cui nulla cambi, si suggerisce di procedere nuovamente alla revisione del sito e, successivamente, ad un nuovo invio della richiesta di riconsiderazione a Google.
Se invece, la penalizzazione del sito e stata causata da un aggiornamento dell’algoritmo – quindi parliamo di penalizzazione Google automatica – l’unica cosa da fare è aspettare che il sito sia di nuovo analizzato. Questa operazione potrebbe richiedere del tempo, tanta pazienza e delle volte, anche l’intervento di un esperto SEO.
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