Ti sei mai chiesto se le comunità come Facebook e Twitter influenzano le tue classifiche SEO? Tutti quei link che arrivano dagli share e i retweet dei tuoi articoli aiutano il posizionamento del tuo sito nei motori di ricerca?
Nessuno ne era sicuro fino a qualche tempo fa, visto il no-follow applicato ai link provenienti dai più grossi social media, che impedivano loro di essere contati come voti ulteriori da parte dei motori di ricerca (questo nonostante i link provenienti dai social media abbiano sempre svolto un ruolo determinante nell’attirare nuovi lettori e accrescere la visibilità dei contenuti web).
Ma con il passare degli anni, Google ha confermato che le regole del gioco sono cambiate … un pochino.
Che cosa significa questo per il posizionamento del tuo sito e del suo contenuto? Sebbene comunità come Facebook e Twitter o Instagram e Pinterest non abbiano un impatto diretto sulle classifiche di ricerca, in realtà, incidono sugli sforzi di ottimizzazione del tuo sito web principalmente nei seguenti 4 modi:
- Offrono una maggiore visibilità online del tuo sito;
- Offrono una maggiore autorità e riconoscimento del tuo marchio;
- Aiutano, grazie ad una più ampia distribuzione dei contenuti;
- Danno una buona spinta alla tua campagna di SEO locale.
Ciò che questo significa è che Google “ha deciso” che i social media sono un valido strumento per separare chi davvero contribuisce ad accrescere il valore al web da inutili spammer che andrebbero relegati oltre la decima pagina della SERP (e forse ancora oltre…).
Non dimentichiamo infatti che la prima regola del SEO è quella di non mandare MAI i tuoi lettori a contenuto di scarso valore! E detto ciò, ecco come le comunità come Facebook e Twitter e altri social media si collegano al SEO.
Le comunità come Facebook, Twitter, Instagram etc. & segnali SEO
Google utilizza circa 200 segnali (o dati) per capire se una pagina web è degna di attenzione o, al contrario, se sia del tutto inutile.
Per il momento i link da Twitter e Facebook sono ancora depositarie di un segnale piuttosto debole. Ciò significa che il peso maggiore sarà dato ai segnali più tradizionali – numero dei backlink, autorevolezza delle pagine che linkano al tuo sito, il tipo di ancor text da questi utilizzato, le parole chiave della tua pagina e la quantità dei tuoi contenuti ottimizzati.
Resta comunque un dato di fatto: i link che arrivano dai social media rappresentano ora un segnale che – per quanto debole – i motori di ricerca stanno considerando! E se si rivela un dato attendibile per garantire che pagine di maggior qualità arrivino in cima alla SERP, allora non c’è dubbio che il peso di questo segnale diventerà sempre più considerevole.
Quanto conta l’autorevolezza in questo caso?
Google e Bing hanno già confermato la presa in considerazione dell’authority degli utenti che condividono i tuoi link nelle comunità come Facebook o Twitter. Se qualcuno che si comporta a tutti gli effetti come un utente reale e attivo condivide un link al tuo sito sui social, quel link conta più che se provenisse da un newbie o da un bot.
Infatti, una pagina Facebook con 10.000 follower e 2 post è probabilmente interpretato in modo molto diverso rispetto ad un altra pagina da 10.000 follower, ma con molta interazione.
Il che ha perfettamente senso – un po’ come nel link building tradizionale, dove un link proveniente da un un sito più autorevole e ad alto PR conta più che quello proveniente da un sito appena nato.
Significa forse che da oggi in poi comincia la gara a chi ha più amici o followers su FB e Twitter? Non esattamente! Anche se le pagine Facebook con tanti fan ed i profili Twitter con molti follower segnalano un marchio popolare, è bene sapere che un po di tempo fa, Google ha depositato un brevetto per capire se determinati gli account social sono reali o falsi.
Cosa vuol dire questo? Questo significa semplicemente che il tuo obiettivo deve continuare ad essere quello di scrivere e condividere contenuto di qualità che spicchi e si distingua facilmente.
Per la natura stessa dei social media, i contenuti di valore sono sempre quelli che arrivano in cima…sempre!
Forse non hai raggiunto ancora i 10.000 followers, ma è il tuo rapporto con quei followers a fare la differenza. Senza contare che tra i tuoi pochi followers ci sarà sicuramente un pesce grosso, uno di quelli autorevoli che può davvero dare una spinta alla visibilità del tuo contenuto.
Ma solo se il tuo contenuto è davvero valido può riuscire ad attirare la sua attenzione. Perciò quando pubblichi qualcosa, fallo sempre al massimo delle tue possibilità. Sempre!
Cosa dovresti fare di diverso per sfruttare le potenzialità delle comunità come Facebook, Twitter, Instagram e altri social?
La cosa peggiore che potresti fare è cominciare ad utilizzare software e meccanismi manipolatori per gonfiare artificialmente il numero dei tuoi followers o fan. Ancora una volta: non è la quantità ma la qualità che conta. La quantità verrà da sé, naturalmente, ma solo e soltanto se invece di concentrarti in trucchi da quattro soldi focalizzerai la tua attenzione sulla creazione e pubblicazione di contenuto di valore.
Allo stesso modo, se – visto l’incerto o poco rilevante ruolo dei social media in termini di SEO – tu li avessi del tutto abbandonati per focalizzarti esclusivamente sui canali tradizionali per migliorare il posizionamento sui motori di di ricerca, forse è il caso che tu ti ferma a rivalutare le tue priorità.
Non soltanto perché i social media sembrano destinati ad assumere un ruolo sempre più determinante tra i segnali di valutazione degli spider, ma soprattutto per tutti i benefici che indirettamente ti consentono di ottenere in termini di qualità del traffico e conversioni.
SEO e Social Media in realtà non sono mai stati separati, benché in molti li considerino come appartenenti a 2 compartimenti stagni. Soprattutto oggi, si stanno intrecciando in relazioni sempre più interessanti … e tutto fa pensare che diventeranno sempre più strette.
E se Google domani cambia idea?
Ovviamente, questa è una domanda da tenere sempre presente quando organizzi la tua strategia SEO.
Usare le comunità come Facebook o Twitter solo ed esclusivamente per generare link per il SEO è una giocata a breve termine che molto probabilmente non vale la pena nemmeno di cominciare. Ma usare i canali social media per per:
- generare links (anche se no-follow)
- aumentare la visibilità dei tuoi articoli (anche se hai già abbastanza visibilità su Google)
- sviluppare rapporti con altri appassionati o esperti della tua stessa nicchia
- instaurare un rapporto duraturo con i tuoi lettori e clienti
- accrescere la tua credibilità
- trasformare connessioni online in vere e proprie offline partnership
- conoscere la tua audience imparando a coglierne bisogni e necessità… e cosi via…
…bé…questo è decisamente una partita che vale la pena giocare fino in fondo, in quanto garantirà basi solide al tuo business e al tuo futuro!